La notte di san Lorenzo Onnigrafo Magazine

La notte di san Lorenzo

10 agosto

La notte di San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti. Ricorrenza di un santo e occasione per serate alternative all'aperto, dal punto di vista scientifico le "stelle" propriamente dette c'entrano poco: lo sciame delle Perseidi è un fenomeno astronomico che trae origine da 109P/Swift-Tuttle, una cometa periodica del nostro Sistema Solare. Dunque si tratta di detriti spaziali che entrano in contatto con l'atmosfera terrestre, dove bruciano a causa dell'attrito. Ma come avviene questo incontro? Dipende tutto dalla Terra, che nella sua orbita intorno al Sole attraversa ciclicamente delle aree in cui si concentrano frammenti di roccia o ghiaccio abbandonati in precedenza da un corpo celeste più grande, come ad esempio una cometa. Quando questo accade si creano le condizioni per la nascita di una pioggia di scie luminose osservabili a occhio nudo, che rispondono al nome di meteore o stelle cadenti.

La Terra incrocia lo sciame delle Perseidi una volta all'anno, in corrispondenza del periodo estivo, il fenomeno dura ben più di una singola notte: per la precisione inizia a fine luglio e ha il suo picco di attività tra il 12 e il 13 agosto, quando con un po' di fortuna e pazienza si possono ammirare fino a cento stelle cadenti all'ora.

La tradizione colloca l'evento alle lacrime di San Lorenzo, per il quale il 10 agosto ricorre la celebrazione liturgica di questo martire cristiano, messo a morte nel 258 d.C. dall'imperatore romano Valeriano, responsabile all'epoca di una feroce campagna di persecuzione nei confronti della gerarchia ecclesiastica. Il  supplizio di San Lorenzo diede vita a un culto molto sentito, alimentando la credenza che le Perseidi fossero il riflesso delle lacrime versate durante il suo martirio. Da questa tradizione religiosa nasce a sua volta l'usanza di esprimere un desiderio ogni volta che si vede una stella cadente, nella speranza che la preghiera si avveri per intercessione del santo.