Dove sei?
In quale angolo del tempo ti nascondi,
in quale attimo che precede il giusto posso cercarti,
l'infinito costeggia altri infiniti irraggiungibili,
troppo grandi per me...
che ad occhi chiusi ti cerco senza trovarti,
accarezzo il profumo dei tuoi silenzi,
la tua pelle che si ossida con il malumore
del respiro fermo sul comodino
di una domenica mattina
che non sa di festa.
La pioggia che nasce dalla terra
come piombo sale in cielo
e si addormenta su di un mare...
Non costringermi a navigare!
Non ci sei...
nel secondo tempo che ne precede altri cento
non ci sei...
nell'inverno che è intrappolato dentro
non ci sei...
nella gioia muta dei ricordi
dove sei?
Mille parole che ne compongono una sola
nascosta in un deserto indifferente alla mia sete,
ad occhi chiusi,
senza voce negli abissi dei tormenti miei.