0 Alba Onnigrafo Magazine

0 Alba

Assiso, occhi chiusi, silente

ignora direzioni senza senso

vettori e dimensioni senza centro;

deriso da abusi del Niente,

nella simmetria della forma

trova conforto dall’8 del Caos

che dall’ipogeo risembra infinito

nell’isteria della torma


Su soglia fantasma, tra Giorno e Notte,

in morfeici sfaceli e acri risvegli

Crepuscolo sfuma, stridendo per lotte

che’l Fato aneli e Custode sorvegli

acciocché a un animo in quel Multiverso

non sia precluso più alto cammino

che nell’anonimo esser disperso

e mai recluso s’avvii al suo destino


Medita al centro degli otto Portali

affatto credendosi saggio

resiste al duolo dei molti pugnali

recati da oltraggio ed omaggio

sfida e ribatte quei primi con forza

pur se i secondi han secondi trascorsi


Com’anche ere, anni e ore

nel quarto, inquietante recinto

s’infrange il sognante, mortale maroso

che piange sovente quel ladro sontuoso,

lo scarto costante tra libero e vinto

d’affanni il clangore


Dopo ogni notte di stelle danzanti

perduto nel lustro del firmamento

s’affossa, quel folle, negli occhi di Alba

quel tempo del dì sì affine e contrario

che d’ogni sua fibra attesta il calvario

in decadenza sciagurata e scialba

come tramonto incolore, sgomento

che ceda il cielo alle stelle filanti


Un’Alba di nubi, qual nuovo inizio

voler dei numi ti fa precipizio

ch’affaccia dritto su stretto riciclo

vuol far di sogni costretto epiciclo

eternamente legato e volvente

e non girfalco in volo radente


Nuova Torre risorge al Crepuscolo, per ogni atomica Alba.