Buona colazione Onnigrafo Magazine

Buona colazione

Illustrazione di Mauro Argenti

Nell'albergo c'è pochissima gente e non può passare inosservato un omone grosso come un rinoceronte e con lo stesso fascino.

Si siede al tavolo della grande sala che affaccia sul mare per fare colazione e aspetta che gli si avvicini la cameriera per prendere l'ordine e farle le lastre, quando torna col vassoio con brioche e caffè lui le infila un paio di banconote arrotolate nella tasca del grembiule e le palpa visibilmente il culo

Il rinoceronte è Varone, un regista di film non erotici e non d'autore, ma veri porno di quart'ordine. Possiede un sorriso a dir poco smagliante e una infinità di debiti a causa della sua bella vita, intasca soldi a ripetizione non tanto da produttori ma da patetici attori che sperano di diventare dei veri divi. L’idea malsana che si tratti di un mestiere solo piacevole, coinvolge molte persone sciocche: non basta un buon manico, serve anche cervello

E soprattutto perché una donna per fare un film porno deve essere bella e perfetta fisicamente mentre un uomo no? Ma chi lo ha detto?

Lo hanno detto gli uomini, che vivono di stereotipi, proprio come Varone che vede la donna come una serie di buchi in cui infilarsi senza troppe moine, una donna che come si diceva un tempo non fa sesso per piacere proprio ma solo per compiacere

“Non lo fo per piacer mio ma per far piacere a Dio”, dicevano le nonne un tempo. Forse

Perché anche loro sapevano che alla fine si poteva pretendere qualcosa in cambio

Ed eccolo Varone, con i suoi rotolini con le banconote da venti, rotolini che si infilano nel suo naso o tra le tette delle ragazze ingenue che vedono in lui una svolta. Varone faceva infiniti provini lui stesso alle aspiranti attrici, poi però non richiamava mai nessuno e i suoi film squallidi e maschilisti spesso vedevano giovani superdotati, sovreccitati, frettolosi, idioti e brutti come la morte fingere di saper fare sesso con donne che non avevano nessuna funzione, se non quella di farli risaltare in modo grottesco

Varone aveva la sua teoria: “solo cazzi enormi che abusano belle fighe”, il resto non contava, gli uomini avrebbero guardato solo quello

E le donne? Le donne no, non avrebbero guardato affatto, non solo per la mancanza di una vera eccitazione delle protagoniste o perché gli uomini erano troppo brutti. No, le donne non guardavano per la totale disattenzione di chi aveva ideato prodotti simili

La bocca? Molto utile davvero per introdurre un cazzo senza alcun preavviso

Il seno? Più grande di un antistress da scrivania ma sicuramente meno resistente e quindi perfetto per essere strizzato fino a fargli cambiare colore

La vagina? Anche lì senza preavviso dentro e fuori, figuriamoci l'importanza di un preliminare

Stesso trattamento per l'ano che spesso viene da chiedersi come sia possibile sostenere un’onda d'urto di un certo tipo senza alcuna preparazione

A volte l'unica preparazione era una lunga striscia di coca, quello che ne veniva fuori era peggio del peggio. Gli attori stessi erano segnati, le attrici anche di più

Come svilire il sesso in poche semplici mosse e far guadagnare solo  pochissimi. E Suzanne lo sapeva bene. Perché lo sapeva

Varone l'aveva guardata da lontano mentre al tavolo faceva colazione col maritino simulando un pompino al cannolo alla crema. Il marito ridacchiava goffo mentre Suzanne, da sotto il tavolo, andava cercando con i piedi una possibile traccia di erezione

“Scemina.

Gerard si era alzato ridacchiando ancora sistemandosi i calzoncini

“Vado in bagno che il mio caffè sta facendo il suo dovere! Ci vediamo in spiaggia, scemina.

Lei lo eccita e lui la informa della sua situazione intestinale, Suzanne non sa se essere più afflitta o disgustata e lascia cadere nel piatto il cannolo che schizza la sua crema sulla sua maglietta

“Dannate tette enormi.

Borbotta tra sé quando un tovagliolo le viene passato da un uomo, da un rinoceronte che sorride

“Eppure anche se enormi sono sempre bellissime.

“Varone?!

Suzanne è quasi sconvolta alla vista di quel sorriso infido

“Che cosa ci fai tu qui? Nel mio albergo?

“Ah quindi potrò chiederti uno sconto sulla vacanza, davvero una bella notizia!

Suzanne si sente immediatamente una vera idiota

“No non è mio l’albergo, intendevo dire che sto qui in vacanza, per il mio anniversario con mio marito.

Varone non chiede e si siede

“Sì ho visto... gran bell'uomo davvero bella mia, e dimmi ti soddisfa? O scappa sempre quando provi a farglielo venire duro?

Suzanne è infastidita, Varone è sicuramente l'ultima persona che avrebbe voluto incontrare, soprattutto lì. Era riuscita a divincolarsi dal giogo di quel pessimo regista e dalla cocaina con una certa fatica, ma del continuo bisogno di essere usata no, da quello stato mentale di puttana priva di ritegno, forse non se ne sarebbe mai liberata..

“Cazzo ci fai qui Varone?

“Sono in vacanza - risponde lui - Vacanze al lavoro, sto lavorando a qualcosa di grosso sai? Un filmone di quelli tosti davvero, tipo ripresa in V8 che fa sembrare tutto vero e non deciso a tavolino.

Suzanne inconsapevole, non forse del tutto, comincia a tirar via col dito la crema del cannolo leccandola con una finta ingenuità

“Diciamo che sono alla ricerca della giusta ispirazione. Ma c'è comunque una bella trama sai…

“Immagino, sempre grandi storie le tue…

È sarcastica ovviamente la bionda

“Magari potrebbe piacerti, magari ti interessa pure tornare a lavorare con me…

Suzanne si alza e prende la sua borsa

“Vado, mio marito mi aspetta!

E il rinoceronte resta lì sorridente, con una delle sue idee malsane in testa in pieno sviluppo. Prendere un telo e scendere in spiaggia per ora è la prima tappa.