La vite Onnigrafo Magazine

La vite

C'era una volta una vite.

Aveva dei tralci bellissimi e si preparava per sostenere succosi grappoli, maturi e profumati.

C'è una storia che raccontano, avvenuta tempo fa sul lato sinistro della piantagione, quello che affaccia sull'ingresso principale della grande casa coloniale. Il lato dove la mattina si aprono tutte le finestre per far andare via l'aria viziata della notte.

Si racconta che c'erano due tralci, singolari ciascuno a proprio modo.

Erano forti e facevano delle curve bellissime

Uno era legnoso ma fermo e nodoso. Non aveva molte foglie, infatti i suoi grappoli erano più zuccherini, ma aveva un piglio deciso e sapeva esattamente dove desiderava avvolgersi.

L'altro invece era più delicato di struttura. Aveva una chioma ricca di foglie verdissime, era capace di infilarsi dapertutto per poi far capolino dove meno te lo aspettavi, con piroette davvero da trapezista. A volte sembrava stesse lí lì per spezzarsi, ma eccolo invece prendere una curva inaspettata e attorcigliarsi forte.

Erano destinati a incrociarsi, tutti quelli che li vedevano lo sapevano bene. Infatti si incrociarono e si intrecciarono, decidendo per un po' che stavano bene così, che forse era la fine del viaggio.

Ma il fatto è che non si dissero la verità.

Ognuno di loro aveva una storia appesa lì, nelle curve segnate dal tempo, ma non se la raccontarono bene.

Erano stati recisi in un punto.

Il ramo chiomoso era stato reciso da piccolo, per questo quando si attorcigliava stava attento a non spezzarsi per sempre. Aveva così tanto timore che in alcuni punti impediva ai germogli di crescere.

Il ramo legnoso era ancora molto legato alla sua recisione, perché era arrivata fino al cuore. Così tanto che tutte le decisioni le prendeva guardando prima a quanto fosse ancora profonda. Non riusciva a dire a nessuno quanto avrebbe voluto attorcigliarsi sulla sua recisione e far nascere lì, dai suoi germogli, il grappolo più bello.

Così, ciascuno pagò per la recisione dell'altro.

E vederli prendere altre curve, mentre sarebbe bastato stringere un po' di più, fu una delusione per tutti, lì nella vigna. Tanto che ancora oggi se ne vocifera durante la cimatura.