Eccoci qua a contare le ore che ci separano dalla fine di un qualcosa che di fatto non esiste, nella speranza che la prossima serie di ore e di giorni possa essere migliore di quella appena conclusa. Ma cosa facciamo davvero perché ciò si realizzi? Lascio a voi l’onere di rispondere a quelli che sono gli ambiti individuali, personali, e mi concederò di raccontarvi, invece, quello che Onnigrafo ha fatto quest’anno, anche se in parte già lo sapete.
Onnigrafo è (siamo) un’entità fatta di tanti individui che durante questi ultimi mesi avete avuto modo di conoscere. Giorno dopo giorno cresciamo e con noi cresce l’interesse di scoprire nuove storie e di appassionarci ai mondi che queste storie raccontano. Onnigrafo è rinato a metà di questo anno così particolare; un anno lento, la cui conta dei giorni pareva non finire mai. Un anno di difficoltà inimmaginabili e di esperienze indimenticabili.
Per la prima volta ho vissuto questo progetto d’autore e anche questa è risultata un’esperienza che non mi sarei potuto immaginare. Da quel lontano 2016 in cui tutto ebbe inizio, ritrovarmi a essere dall’altra parte è stato emozionante e ho potuto vedere anche quanto lo fosse per le nuove persone che come me si son ritrovate in questo strano collettivo.
Qualche tempo fa una persona mi ha chiesto “Ma cosa fate con Onnigrafo?” e io con il mio solito savoir-faire ho risposto al volo “bè, si fanno cose!”, però la domanda era più che legittima. Cosa facciamo con Onnigrafo, o meglio, cosa vorremmo fare? La risposta è quello che abbiamo fatto in questi mesi: riuscire a raccontare storie di ogni genere, stimolare la curiosità degli altri, far conoscere scrittori, scrittrici, autori e autrici. E sapete cosa vi posso dire con tutta franchezza? Ci siamo riusciti alla grande.
Esatto. Onnigrafo in questo 2020 ha soddisfatto ampiamente le nostre aspettative. Ci ha regalato grandi soddisfazioni e questo grazie a chi ha creduto nel progetto e continua a farlo; grazie a tutti i nostri collaboratori e le nostre collaboratrici. E soprattutto grazie di cuore a tutti voi che ci leggete e ci supportate. Voi siete la vera linfa vitale che ci stimola ad andare avanti, a creare nuovi contenuti, a credere che stiamo facendo qualcosa di grande, nel nostro piccolo.
365 giorni fa eravamo convinti di stare con in piedi per terra; oggi sappiamo di essere in mezzo a un mare in tempesta e adesso che abbiamo tracciato la rotta ci rimettiamo in viaggio verso quell’obiettivo poco oltre l’orizzonte, quello che prima o poi sarà la terra ferma, dove tutti un giorno riposeremo. Siamo inusuali navigatori, viaggiatori. A volte la nostra barca può sembrare alla deriva, ma noi piace pensare che stiamo esplorando nuove possibilità, là dove nessuno è mai stato prima.