La volpe e l'orso Onnigrafo Magazine

La volpe e l'orso

La volpe e la sua amicizia con l’orsacchiotto Gerry

La signora volpe era molto preoccupata perché non aveva nulla da preparare per la cena. Non era rimasto più niente: l’olio era finito, il pesce non si poteva pescare perché il lago era ghiacciato e le galline del contadino erano ben chiuse per il freddo inverno. L’ unica cosa che la volpe aveva era un alveare pieno di buon miele.

“Farò un piccolo scherzetto all’orsacchiotto Gerry, non importa se è ancora in letargo, magari ha lui qualcosa da mangiare”, pensò la signora volpe. Avvicinandosi alla sua tana, la volpe cominciò a bussare alla porta.

“Orsacchiotto Gerry, so che stai dormendo profondamente, ma ho appena sfornato due pizze giganti , e non ce la faccio a mangiarle tutte da sola”

“Lasciami stare” le rispose Gerry mezzo addormentato, “sto dormendo così bene... poi la pizza non è la mia preferita”.

La furba volpe disse allora che sarebbe andata dal suo amichetto lupo. “Lui sarà certo molto contento, visto che ho anche un alveare pieno di miele come dessert!

“Miele!!! Hai detto miele? Arrivo subito allora, vengo, signora volpe, fammi lavare la faccia!” gridò Gerry. Saltando dal letto direttamente sul fuoco appena spento, si bruciò il sederino e poi, per la fretta si buttò con la testa nel barile pieno di acqua salata con la verza, invece di quello di acqua dolce. L’orsacchiotto per un paio di minuti non ci vide più, sbattendo la testa su tutte le travi, alla ricerca della porta, poi disse: “Eccomi qua, dopo una lunga dormita, sono pronto per venire a cena a casa tua”.

“Sì, ma nessun ospite viene a mani vuote a casa mia, porta un poco di tutto, non mi offenderò se riempirai le borse.” Disse la volpe furbamente.

“Va bene signora volpe: ho la verza in salamoia, pesce affumicato e le castagne al forno”.

Percorrendo insieme alla volpe la lunga strada fino alla sua casa, Gerry le raccontava tutti i dispetti che le api gli facevano quando cercava il miele; di una volta quando addirittura un’ape gli si era incastrata dentro il naso e lui fu costretto a darsi tanti ceffoni sul viso da solo per farla uscire!

La signora volpe si ammazzava dalle risate e anche lei raccontò come aveva lasciato il lupo senza denti, dandogli delle vecchie noci al posto delle polpette. Il lupo, molto avido, mettendosene tre o quattro in bocca, non riusciva a masticarle, tanto erano dure!

L’Orsacchiotto Gerry rideva con la bocca aperta che gli arrivava fino alle orecchie, senza accorgersi di essere arrivati a destinazione. La Signora volpe lo invitò ad entrare per primo in casa . ” Ma che odore di bruciato! Lo senti Gerry? No! La mia pizza è ridotta in cenere, che peccato! L’avevo lasciata vicino al camino per tenerla in caldo per te, invece si è bruciata tutta. Mi dispiace tanto.” disse la volpe furbetta.

L’orsetto però capì subito che la volpe non aveva mai cucinato la pizza e che gli aveva detto una bugia.

Infatti la volpe gli aveva fatto un gran bello scherzo, solo per attirarlo a casa sua e fargli portare tanto cibo.

La signora volpe allora disse.” Perdonami amico mio, la mia natura, lo sai, è essere un po’ furbetta, ma sai che ti voglio bene e sei il mio migliore amico. Ecco, prendi tutto il mio miele in segno di amicizia”.

Gerry la ringraziò e le disse che anche lui le voleva bene. E rimasero amici per sempre.