C'era una volta in una fattoria vicino al lago, una piccola mucca molto birichina.
Il suo nome era Antonetta. Tutto il giorno non faceva nient'altro che giocare e mangiare sul suo pascolo verde.
Molto curiosa, un giorno domandò alla sua mamma: “Mamma perché noi non abbiamo ali per poter volare? “
“Ma che tipo di domanda è questa, Antonetta?” rispose la mamma.
“Mi piacerebbe vedere anche altre fattorie oltre la nostra”.
“Ti capisco piccola mia, ma riesci ad immaginare una mucca volante che va in giro?”
“Si mamma, sarebbe molto bello vedere come vivono le mucche nelle altre fattorie, andare nella città a prendere un gelato, oppure a mangiare le ciliegie direttamente dall’albero, senza aspettarsi che cadano giù per terra. Non so, vorrei provare qualcosa di nuovo…”
“Io direi di accontentarsi del nostro giardino e di rimanere con i piedi per terra, prima di scontrarsi con qualche aeroplano!” Disse la mamma ridendo.
“Ho capito mamma, però sono stanca di mangiare sempre erba erba erba, solo erba, niente altro che erba!!! Uffa!”
Sentendosi un po’ delusa, Antonetta si incamminò verso il recinto della fattoria vicina, e guardò dall’altra parte. Vide un bel pascolo tutto giallo con un odore molto piacevole e pensò:
“Se non posso volare, potrei almeno provare il pascolo dei miei vicini perchè è molto invitante e sembra davvero buono”.
Quel che non immaginava era che tutto il prato giallo che lei vedeva da lontano non era niente di più che una distesa di limoni caduti in terra.
Provò per due volte a saltare il recinto, dopo la terza volta ci riuscì, ma cadde con il muso dentro un sciame di api, riempiendosi tutta il viso di miele! Per fortuna,in quel momento, le api erano lontane, tutte al lavoro, a cercare fiori bellissimi.
“Yummy,! Il miele è dolce e delizioso!”Esclamò Antonetta, leccandosi i baffi.
Dopodiché cominciò a masticare due bei limoni e, per quanto erano aspri, le si drizzarono tutti i peli della schiena, ed esclamò: “Caspita, quanto è amara questa erba! Ora vado dalla mamma e glielo dico!”
Quando la mamma sentì tutto questo, la accarezzò dolcemente sulla testa e le disse:” Vedi mia cara, se il pascolo dei vicini è diverso del nostro, non significa che sia migliore; bisogna accontentarsi di quello che si ha. Ora che hai assaggiato quei limoni, sai cosa voglio dire. Ma sbagliando s’impara nella vita”.
Da quel giorno Antonetta si accontentò del suo bellissimo pascolo verde e della compagnia di sua mamma, e capì che si doveva sempre apprezzare quel che si ha.