19 giugno
Il 19 giugno 1982 a Baccaiano di Montespertoli il Mostro di Firenze uccide Paolo Mainardi, di 22 anni, e Antonella Migliorini di 19.
Il mostro di Firenze, ma chi era?
Quando si pensa ai crimini commessi da serial killer si pensa sempre a storie che arrivano da oltreoceano, e invece la nostra cronaca nazionale è piena di omicidi seriali, anche profondamente sconvolgenti e buona parte irrisolti. In tutto il mondo grazie alle innovazioni scientifiche per la decodifica del DNA questo tipo di omicidi seriali sono quasi del tutto scomparsi, così anche nel nostro paese, anche se restano una serie infinita di casi non risolvibili nonostante tutte le innovazioni inserite nelle tecniche di indagine.
I delitti attribuiti al mostro di Firenze iniziano nel 1968 e finiscono nel 1985. A morire sono 16 giovani, cioè 8 giovani coppie. L’omicidio del 1968 rispetto agli altri fa un po’ storia a sé, nonostante la pistola a sparare in tutti gli omicidi fosse la stessa. Infatti per il primo omicidio è stato condannato Stefano Mele, il marito di Barbara Locci, la donna uccisa, il quale avrebbe commesso questo delitto perché era stato tradito innumerevoli volte dalla donna. Mentre negli altri omicidi la firma era maniacale e non personale, e ad essere indagati furono i “compagni di merende”, un gruppo di guardoni di Val di Pesa.
Il principale accusato di essere il mostro di Firenze era uno di questi, Pietro Pacciani, che dopo essere stato condannato in primo grado e assolto in appello, è stato trovato morto in circostanze misteriose. Alla fine sono stati condannati i compagni di merende Vanni e Lotti. Però la questione è circondata da aloni di mistero e sono state fatte molte ipotesi su chi sia realmente l’assassino più celebre del capoluogo toscano.
A detta di molti non è possibile che il colpevole sia stato Pietro Pacciani, in quanto la mente di un contadino di Mercatale Val di Pesa non poteva riuscire ad arrivare a tanto. Soprattutto alla luce dei tagli chirurgici che venivano fatti sulle donne uccise che potevano essere opera solo di una persona legata al mondo della medicina. A tal proposito è stato indagato il medico Francesco Narducci. Tuttavia, era facile usare Pacciani come capro espiatorio in quanto aveva dei precedenti tremendi.
Infatti, in primis da giovane aveva ucciso l’amante di una sua ragazza e negli anni successivi dopo essersi sposato e aver avuto delle figlie ha ripetutamente abusato di loro, non era dunque un santo.
Poi Pacciani e i compagni di merende erano dei guardoni conosciuti nelle zone dove il mostro di Firenze ha ucciso.
La prova principale degli accusatori di Pacciani era la lettera anonima dove si diceva che i proiettili della pistola che aveva sparato contro le coppiette erano sotterrati nell’orto di Pacciani. Però i difensori dissero che furono prove costruite ad arte.
Il mostro di Firenze è una storia che continua ad essere di attualità nonostante l’ultimo omicidio sia del 1985. Thomas Harris ha dichiarato di essersi ispirato alle vicende del mostro per la figura di Hannibal Lecter. Questa serie di delitti continua ad appassionare perché oltre a non avere un omicida certo, è piena di misteri collaterali inspiegati che ormai entrano di diritto nelle leggende della città, fino a spostarsi fuori regione arrivando alla strana morte del medico Narducci ritrovato in fondo a un lago. Ma le indagini sono ormai chiuse e resterà un capitolo irrisolto e scomodo della cronaca italiana.