Lolita Onnigrafo Magazine

Lolita

18 agosto

Proprio come allora perbenisti e benpensanti gireranno il naso dall'altra parte sborbottando.

Parliamo di un libro che ha creato una terminologia specifica: Lolita, di Vladimir Nabokov, forse l'unico autore russo che non ci rattrista con disgrazie familiari, ma in questo caso ammorba di desideri proibiti. Lolita nella Treccani ha un significato preciso:  "Adolescente precoce, che, anche per i suoi atteggiamenti maliziosi, già suscita desideri sessuali, spec. in uomini maturi; ninfetta. lolita s. f. [dal nome della protagonista del romanzo Lolita (1955), dello scrittore russo-americano Nabokov."

Lolita fece la sua prima apparizione a Parigi nel 1955, quasi sotto silenzio: senza riscuotere successo e suscitare alcun clamore. Solo tre anni dopo dalla prima edizione, precisamente il 18 agosto 1958, venne pubblicato in America. E fu allora che il controverso romanzo dello scrittore russo fece gridare allo scandalo. Non solo fu sommerso dai fischi e dalle severe condanne dei benpensanti, ma anche la critica di alcuni prestigiosi giornali accusò Nabokov di pornografia, e della peggior specie. Le critiche però non solo non ostacolarono il successo di questo romanzo destinato ad entrare nella storia, ma anzi lo alimentarono. Al punto che in sole tre settimane furono vendute ben 100 mila copie: un primato raggiunto solo da Via col vento di Margaret Mitchell.

Nabokov racconta il delirio passionale e morboso e intenso di un uomo maturo nei confronti di una ragazzina che vive il passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza con malizia e consapevolezza della propria sensualità. Ma non si tratta solo di situazioni pruriginose, anzi, sono analizzati soprattutto i sentimenti, i ragionamenti e i risvolti personali di un professore di letteratura trentasettenne, che non sa come intrecciare o come evitare una relazione con la dodicenne Dolores Haze, la ragazzina americana smaliziata che in privato era solito chiamare col soprannome di Lolita. 

Nabokov lima i passaggi più scabrosi della storia con un uso sapiente dell’ironia, ma questo non fu sufficiente a calmare la rabbia dei lettori che trovarono indecente l'età di Lolita. Torna sempre il solito discorso che restano purtroppo in letteratura come anche nel settore cinematografico, dei tabù che non si riescono, a torto o a ragione, ad eliminare. Ma siamo davvero sicuri che Lolita non sia invece molto più reale di quanto non si pensi? 

Il romanzo di Nabokov in Italia venne pubblicato per la prima volta nel 1959 da Mondadori, come negli altri paesi divenne ben presto un best-seller da oltre 50 milioni di copie vendute nel mondo. Tradotto in 30 lingue, incontrò ovunque un successo inarrestabile nonostante le polemiche, al punto che Stanley Kubrick nel 1962 ne trasse l’omonimo film, su sceneggiatura dello stesso Nabokov. 

Uno di quei libri che andrebbe letto, per i più pigri consigliamo la visione del film.