Mademoiselle Coco Onnigrafo Magazine

Mademoiselle Coco

19 agosto 

"La forza si ottiene con i fallimenti, non con i successi"

Il 19 agosto del 1883 nasceva la donna che avrebbe cambiato la moda: Coco Chanel, colei che stravolse radicalmente, il concetto di donna. In un’epoca che le voleva ancora infiocchettate da crinoline e corsetti, Coco liberò le donne dagli orpelli e le vestì di una nuova eleganza, semplice ma sofisticata. Un’eredità, la sua, che continua ancora oggi, e che non morirà mai.

La storia di Coco non è una storia fatta di lusso e serenità, è una donna forte, autonoma, energica nel lavorare e nel nascondere quelle fragilità che la contraddistinguevano. Cresciuta in un orfanotrofio Coco passerà tutta la sua vita a riscattare se stessa. 

Oltre a fare la commessa Coco canta la sera in un caffè, e proprio in un caffè di Moulins conosce una delle persone più importanti per la sua carriera: si lega a Étienne de Balsan, figlio di imprenditori tessili, che la invita a trasferirsi nel suo castello a Royallieu. Una relazione lunga sei anni, la loro, che si rivela un incontro più che fortunato per la stilista poiché Étienne non è solo un amante, ma soprattutto il suo primo finanziatore. 

Coco è bravissima a creare cappelli e, ben presto, le donne che gravitano nella compagnia di Balsan se ne innamorano. Le sue creazioni sono ricercate da tutte le donne più ricche ed è normale che Coco sia costretta a spostarsi a Parigi nel 1908 e poi a Deauville dove, nel '14, apre i suoi primi negozi, seguiti nel '16 da un salone di alta moda a Biarritz. Chanel  controcorrente alla moda del tempo si ispira alla necessità di comodità, rivoluzionaria nei suoi bozzetti propone modelli sportivi, dalle linee semplici e morbide, al di là di ogni costrizione e in linea con la nuova tendenza salutista d'inizio secolo.

Con lo scoppio della Guerra Coco coglie immediatamente la necessità di un abbigliamento più pratico e confortevole. La moda di Chanel incontra alla perfezione le esigenze dei clienti rifugiati a Deauville per sfuggire al conflitto e raggiunge un successo clamoroso. Proviamo a pensare ai suoi capi più utilizzati all'epoca: abiti neri con colletto e polsini bianchi, realizzati per le commesse dei negozi;  la petit robe noir, il tubino nero dalla linee più semplici possibili capace di rendere ogni donna uguale alle altre, seppur con immenso stile, e con un filo di perle al collo magari. Una moda democratica, la sua, che grazie alla proposta dei medesimi modelli in cui sono i tessuti e i dettagli a fare da variante è sempre fedele al suo credo "la moda passa, lo stile resta".

E in effetti non c'è armadio femminile senza un tubino nero, ad una certa età non mancherà il tailleur o almeno una giacchina Chanel.

E non parliamo dei profumi.

 Ça va sans dire. Merci Mademoiselle Coco.