15 settembre
Sono ormai tanti gli anni passati senza Oriana. Senza parole nuove, a domandarsi cosa avrebbe potuto dire di quello che è accaduto, di Barack Obama, del terrorismo in Francia, del covid, della situazione in Afghanistan, della guerra in Ucraina.
Il 15 settembre 2006 moriva Oriana Fallaci, vinta da un tumore inarrestabile.
Scrittrice e giornalista. Fin da giovanissima mosse i primi passi verso il giornalismo, fu la prima donna in Italia ad andare al fronte come inviata speciale. Intorno agli anni ’60 venne mandata per conto del settimanale “L’Europeo” in Sud America, Medio Oriente e Asia.
All’inizio degli anni ’90 decise di trasferirsi a New York per concentrarsi sulla sua carriera da scrittrice e dopo l’11 settembre 2001, in seguito agli attacchi terroristici, espresse dei concetti che furono molto discussi nell’opinione pubblica, concetti che hanno affibbiato a questa donna giudizi d'ogni genere.
La scrittrice in alcuni dei suoi libri e in molti articoli ha denunciato senza mezzi termini la decadenza della civiltà occidentale, decadente e indifesa contro il fondamentalismo islamico. Nel corso degli anni si è anche sempre dichiarata favorevole all’intervento armato in Afghanistan, cessato proprio in queste ultime settimane, chissà cosa penserebbe della condizione che ora dovranno sostenere e subire le donne afghane.
Di sicuro non avrebbe parole gentili e compassionevoli nei confronti di chi opprime diritti umani tanto importanti.