Nell'immaginario collettivo, Nottingham, città dell'East Midlands britannico, significa una sola cosa: Robin Hood. La cittadina viene associata alle mitiche figure dello Sceriffo, di frate Tuck, di Lady Marian e del principe Giovanni. In realtà è molto di più.
Se non fosse stato per Brexit, Nottingham sarebbe stata annoverata tra la rosa di partecipanti al titolo di Città della Cultura Europea. Possiede due tra i più prestigiosi campus universitari del Paese e una rete del trasporto pubblico in vetta alle classifiche nazionali da un quinquennio. E' anche al top delle classifiche per quanto riguarda l'impatto ambientale, con basse emissioni di anidride carbonica e un'altra percentuale di riciclo (che ahimé resta ancora lontana dalla media italiana). Da sottolineare è l'importanza e la varietà dello sport a livello locale, una miscellanea di attività che hanno coinvolto tanti giovani atleti nell'arco degli ultimi dieci anni fino a portarli a vincere numerose medaglie nelle ultime Olimpiadi di Tokyo 2020.
Restando in tema sport, Nottingham è stata la casa natale di Herbert Kilpin, il fondatore della squadra calcistica del Milan. Manager e allenatore calcistico, a cavallo tra il 1800 e il 1900 Kilpin si è spostato a Torino e quindi a Milano divenendo una figura riguardevole.
Nottingham conta un castello, chiamato così dagli abitanti anche se in realtà si tratta di una magione giorgiana in quanto il vero castello fu distrutto da un incendio nel 1831. Il castello di Nottingham poggia su di una collina di roccia porosa, facile da scavare con le mani e pochi attrezzi basilari, così come le colline e le alture circostanti. In epoca medievale, ogni abitazione, locanda o negozio soleva scavare un magazzino o una nicchia che fungeva da cantina. Tra la prima e la seconda guerra mondiale, con il pericolo dei bombardamenti aerei e la necessità di muoversi al coperto, queste vere e proprie camere sotterranee sono state ampliate e collegate, andando ad aggiungersi alle gallerie che conducevano dal castello alle campagne e che potevano rappresentare una via di fuga per gli abitanti assediati. Oggigiorno si possono contare non meno di quattordici chilometri di gallerie sotterranee. Gli speleologi affermano che c'è ancora molto da scoprire. Un'area di Nottingham è stata denominata City of Caves per la sua alta concentrazione di gallerie.
E come non nominare Ye Olde Trip to Jerusalem, stimata come locanda più vecchia d'Inghilterra, in attività dal 1189. Ora formalmente un pub, la locanda sorge contro le mura del castello e deve il proprio nome all'essere diventata un luogo di rifornimento per cavalieri e crociati che andavano a combattere in Terrasanta.
Nottingham è stata anche la culla di poeti e scrittori. Prima della sua migrazione in Italia e in Grecia, Lord Byron viveva a Newstead Abbey, un'abbazia convertita in magione, forse uno dei luoghi più belli e suggestivi dell'East Midlands. Al pari di Byron, D.H. Lawrence, poeta e drammaturgo, nacque e visse la propria giovinezza a Nottingham, per poi andare a vivere in Veneto.
In epoca più recente, il nome di Nottingham è stato associato alla trilogia dei Batman di Christopher Nolan. La magione di Wollaton Hall è stata infatti scelta per essere la villa di Bruce Wayne, spesso ripresa nelle scene dei film. Il villaggio di Gotham risiede poco lontano.
In conclusione, Nottingham non è solo Robin Hood. E' una meta per scrittori e poeti, per gli amanti della storia e del fantastico. Una città completa che mira ad essere un baluardo dello sport e del progresso britannico.Un luogo dove la cultura si respira. E si vive.