Un pugno sulla Maremma Onnigrafo Magazine

Un pugno sulla Maremma

"Vai, distruggi il male e vai..."

Inizia così una delle sigle di cartoni animati più conosciuti dai bambini di tanti anni fa. Era Goldrake, il grande robot creato da Go Nagai in un manga e successivamente un anime dal successo indiscutibile, il quale tra le varie caratteristiche del robot che distruggeva il male aveva quella di lanciare pugni volanti.

A quanto pare un pugno è volato fino in Maremma e si è piantato su una collina, troneggiando in un paesaggio brullo e selvaggio.

È un pugno alto 5 m che lo scorso 7 agosto è stato appunto installato sulle colline di Fonteblanda grazie al progetto di Hypermaremma, una associazione che promuove l'arte sul territorio maremmano. (L'opera resterà visibile fino al 15 di settembre).

L'autrice di questa singolare opera realizzata in ferro e vetroresina è Moira Ricci, classe 1977, di Orbetello. Un'artista con una formazione importante alle spalle: un diploma in fotografia conseguito al CFP Bauer di Milano e un diploma in Arti multimediali e Comunicazione visiva conseguito presso l'Accademia di Belle Arti di Milano.

Ma perché ha scelto proprio il pugno di Goldrake?

Per l'artista probabilmente la figura di quel grande robot che proteggeva l'umanità dai vegani, (che non erano quelli che non mangiavano derivati animali ma degli alieni cattivi che arrivavano dal pianeta Vega), avrà avuto nei sue ricordi di bambina un ruolo importante, un piccolo totem nella mente che si trasforma dunque in un grande totem posto in natura.

A proteggere simbolicamente una terra splendida come la sua, la Maremma, da tutte le oscure minacce che possono funestare il genere umano, come lei stessa spiega.

Un pensiero notevole e lodevole, in un contesto sociale mondiale come quello che stiamo vivendo negli ultimi anni. Siamo soliti trovarci di fronte a nuove installazioni artistiche ogni giorno, può trattarsi di vere e proprie sculture o di creazioni multimateriche, murales, graffiti. La maggior parte di essi rappresentano atti di denuncia o di protesta nei confronti di un mondo disattento, sterile di buone intenzioni; sono opere che puntano il dito verso drammi più o meno grandi: fame, violenza, discriminazione, inquinamento, malattie.

Il grande pugno di Goldrake svetta come simbolo di protezione e possiamo interpretarlo dunque come un simbolo di speranza, speranza per un genere umano sempre più travolto da problemi indigeni, piuttosto che da invasioni aliene. 

E quel pugno fa pensare a quanto tutti noi "bambini di un tempo" abbiamo sognato l'arrivo di un difensore pronto a farsi a pezzi per aiutarci. 

Forse è arrivato il tempo di sperare che in ognuno di noi si risvegli un Goldrake per scuotere le nostre coscienze.