(L'enigma di una giornata, De Chirico)
La sordida materia mi circonda ormai
assieme alla gemella che giammai vedrai
dell'energia che crepita son spettatore
e del mondo che strepita nel suo furore
e se qualcuno crede nel perfezionismo
già scorgo l'ombra lunga del miglior Cinismo
In tempi antichi Diogene fu il kyon che gli dà nome
e condannava d'uomo illusioni e brame,
il restar nell'ignoranza o seguir convenzione
erano il miglior boccone per cotanto Cane
che di autarchia e virtù seguiva le rotte
al punto di bearsi d'una vita in botte
Mal cresciuto e allontanato dai potenti
come un ibrido spurio poi perse equilibrio
ma nonostante il flusso degli eventi
rimase sottotraccia dove gli premeva
e fomentando a monte tutto lo squilibrio
martellò laddove l'anima già doleva
Da sicuro rifugio per anime afflitte
con mero sotterfugio o moda caduca
arrampicandosi nel mondo moderno
e trasformandosi per vie derelitte
come se funesto cocchier lo conduca
infin fu ridesto sul virtual quaderno
Si nutre ognora di beata ignoranza
promulgata in tutto'l globo con baldanza
come un lobo dedicato nel cervello
delicato mai e dell'avo zimbello
già sognavo lezione biblica soave
con modica pagliuzza a nasconder trave
Siamo nell'epoca del falso rispetto
colmi di parole ma a corto di fatti
la vita soffoca additando il sospetto
che qualcuno vuole odiamo da matti
perché giusto fino a ieri era normale
e oggi invece è chino per cotanto strale
Quel Cinismo rinnovato che parte
da una base nichilista di disprezzo
dello spirito a cui incendia le carte
e non si cura di quell'Etere che apprezzo
mentre con gelo anziché parossismo
del nostro vivere ti mostra il prezzo
E ti contagia...cinico sul Cinismo.